La parola in fuga. Lingua italiana ed esilio religioso nel Cinquecento

La parola in fuga. Lingua italiana ed esilio religioso nel Cinquecento

La parola in fuga. Lingua italiana ed esilio religioso nel Cinquecento: Per gli esuli religiosi italiani l'uso della lingua materna non solo era indispensabile all'evangelizzazione, ma rappresentava anche un importante strumento di coesione identitaria. Tra i primi a studiare l'intreccio tra volgare e Riforma, Franco Pierno ripercorre in questo libro alcuni dei temi più importanti di questa diaspora geografica e spirituale, tenendo principalmente in conto la valenza comunitaria che la lingua assumeva presso i riformati (come trasmettere le verità divine ai fedeli? come tradurre la Scrittura?), senza perdere di vista il dibattito teorico che pervadeva il Cinquecento e che inevitabilmente coinvolgeva anche le chiese dell'esilio religioso. For Italian religious exiles the use of mother tongue was not only essential to evangelization, but also represented an important tool of identity cohesion. Among the first to study the interplay between vulgar and reformation, Franco Papi traces in this book some of the most important subjects of this geographical and spiritual diaspora, taking into account the importance of the language community mostly assumed at the reformed (how to transmit the divine truths to the faithful? how to translate the writing?), without losing sight of the theoretical debate that pervaded the 16th and that inevitably involved religious exile churches.
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