Felice Casorati pittore
«Tenace completa perfetta» così Felice Casorati definì sulle pagine del «Mondo» l'amicizia con Piero Gobetti a poco più di un mese dalla scomparsa di quest'ultimo. Conosciuto probabilmente nel 1918, gli fu sodale in quello slancio civile e culturale che permeava l'ambiente antifascista torinese. Nel 1923 Gobetti pubblicò, sia in brossura che in edizione 'di lusso' rilegata, il saggio dedicato al pittore, il suo maggior contributo alla critica d'arte, con cui mise su Casorati, come avrebbe fatto con Eugenio Montale, il timbro del riconoscimento di un altissimo talento dominato dalla «passione antidecadente». Decenni dopo la scomparsa del giovane amico, nel 1961, il pittore ormai celebre avrebbe realizzato il ritratto che è oggi l'immagine più familiare di Piero Gobetti.
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