Sguardi d'amore. Coppie per l'arte
L’arte contemporanea espone frequentemente i suoi fruitori a sentimenti di “perdita di senso” e impone la elaborazione di un significato, un ex post capace di porgere la costruzione di una possibile comprensione a partire da esperienze, percepite spesso come inattese o addirittura ambivalenti. Accostarsi all’arte contemporanea può talvolta costituire un’esperienza rinviante ad una percezione diretta, personale, del mistero, quale nota caratterizzante di tutte le vicende umane. Il mistero impone un uscire dall’area del controllo, come condizione per arrivare ad una costruzione di significato condivisibile con gli altri. Immersi in tale saturazione di soggettività, i fruitori dell’arte del nostro tempo possono trovare nella coppia – sia quella preservata dal tempo, sia quella costruita dall’osservazione libera della macchina fotografica – una risorsa sentimentale di aiuto nel cogliere e nel preservare l’incantata fragilità degli esseri umani, posti di fronte al mistero dell’arte contemporanea e alla fatica del compito interpretativo. Le immagini del libro colgono una sequenza di “sguardi d’amore”, sguardi di coppia, nei confronti dell’arte contemporanea, un invito ad un viaggio immaginario negli spazi espositivi del nostro tempo, che le pagine di Anna Ferruta e Giuseppe Civitarese, psicanalisti militanti, hanno commentato con lucida empatia.
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