Qualcosa #altre100
A sette anni dall’antologia "Qualcuna #Le 100 poesie", ecco "Qualcosa #Altre 100", con 15 inediti e un’ampia sintesi dei libri di Ennio Cavalli usciti dal 2016 a oggi: Vangelo di legno verde, Orfeo e il Signor Tod, Se ero più alto facevo il poeta, Amore manifesto. Serpeggiano qua e là anche i temi “caldi” di Poesie incivili (2004-2017). Uno sguardo sul mondo articolato e composito di un autore, premio Viareggio 2009, la cui voce si è fatta sempre più intensa e ascoltata a partire dall’esordio, cinquant’anni fa, con L’infinito quotidiano, tenuto a battesimo da un maestro di visionarietà e astuzie come Federico Fellini, che trovava in quell’opera «immagini suggerite da una sofferenza intellettuale e letteraria, invenzioni belle, fresche, originali». Angelo Maria Ripellino amò fin dall’inizio la poesia di Ennio Cavalli, «per l’ibrido impasto delle metafore, i trabalzi semantici dal solenne al prosaico, le smorfie grottesche, la concretezza tangibile della stesura, la ricostituzione dell’umano e soprattutto la disperata difesa della fantasia». Ha aggiunto di recente Dacia Maraini: «Nella poesia di Cavalli c’è un umorismo alla Ionesco, assieme a una continua e latente corrente riflessiva, quasi uno sguardo filosofico sul circostante».