La luna e l'orologio
"Il primo grande merito di questa poetessa: la capacità di osservare, di sentire e di scrivere al di là della semplice dimensione del reale; di andare oltre, di captare le varie sfaccettature dell'essere umano. Marvi è capace di scrivere e di rappresentare la materia e l'anima e di farcele sentire un tutt'uno, in un'armonia cosmica e interiore. [...] ha dato vita a una dimensione temporale che chiamerei il "Tempo della Poesia", ovvero quella dimensione che permette a un essere umano di dialogare con tutti gli altri esseri e di annullare completamente la solitudine e l'incomprensione perché nel "Tempo della Poesia" non è l'uomo a parlare, ma l'anima, e chi sta in ascolto sono anime che non conoscono i limiti della terra, ma l'infinità del cielo; eppure, a scrivere è una penna mossa da una mano e Marvi lo mette bene in evidenza. A riprova di questo dialogo universale, per esempio, il titolo di questa raccolta, La luna e l'orologio, è un verso di un grande poeta cileno, Vicente Huidobro, che Marvi ha fatto suo perché in esso ha ritrovato l'essenza di tutta se stessa: il grande miracolo della poesia! Troviamo nel libro molti dialoghi poetici [...]. Il dialogo diviene dedica e la poesia, oltre a essere espressione dell'osservazione e del pensiero, diviene anche condivisione, ricordo, memoria, sentimento. [...] Questo è il libro del "dono" e questo dono noi lo accogliamo con amore." (Dalla prefazione di Cinzia Marulli)