Ti lascio dormire
Un ritratto che lascia intravedere non soltanto il grande intellettuale Nelo Risi ma l'immagine di una coppia alle prese con piccoli torti e rituali quotidiani: una moglie e un marito che, benché radicalmente diversi, si scoprono indispensabili. «Un testo liberatorio, probabilmente per l’autrice, sicuramente per il lettore» – Robinson A partire dal giorno della morte di suo marito, Edith Bruck inizia a raccontare la storia d'amore vissuta con suo marito, unita allo smarrimento e al dolore che la sua scomparsa ha provocato, rivolgendosi proprio a lui, a Nelo, per continuare a sentirlo vicino. In queste pagine l'autrice riporta in vita stralci di vita vissuta, ripetendo aneddoti, litigi, lettere, dialoghi, riscoprendo - nelle pieghe del suo passato doloroso, segnato da Auschwitz e dalla povertà - le ragioni che hanno fatto nascere un amore così speciale e ripercorrendo, nella forma della letteratura, i grandi e piccoli gesti che lei e Nelo hanno compiuto nella loro vita: e così, racconta il rapporto con la fama e il denaro, la politica e l'indignazione sociale di entrambi, i viaggi, la casa, il cinema, i libri, il rapporto con la famiglia e gli amici - Moravia, Primo Levi fra gli altri -, il rifiuto di Nelo di diventare padre, e ovviamente l'amore. Un ritratto che lascia intravedere non soltanto il grande intellettuale Nelo Risi ma l'immagine di una coppia alle prese con piccoli torti e rituali quotidiani: una moglie e un marito che, benché radicalmente diversi, si scoprono indispensabili.