Un grido nelle rovine
L’acclamato autore di Yellow Birds torna con un romanzo faulkneriano sul potere e la violenza. Un libro che solo apparentemente racconta la guerra civile americana e lo schiavismo, per esplorare piuttosto la potenza delle pulsioni che muovono ogni uomo. “Ricorda Faulkner. Un romanzo incredibile sulla schiavitù e la distruzione e sulle sfide dell’amore.” - Kirkus “Un grido nelle rovine conferma il talento eccezionale di Kevin Powers.” - The Guardian “Un capolavoro. Powers ha scritto un romanzo che comprende tutta la ferocia, la complessità, e la violenza razziale degli Stati del Sud, dalla loro caduta fino alla loro eventuale rinascita.” - Philipp Meyer Piantagione di Beauvais, Virginia. Guerra civile americana. Il proprietario terriero Antony Levallois è stanco della produzione di tabacco e cotone. Sa che il futuro appartiene ai grandi capitali e all’industria. È un uomo senza scrupoli, che mira soltanto a difendere i suoi interessi e a ingrandire la sua ricchezza. Quando il vicino Bob Reid parte per la guerra, Levallois sfrutta la sua assenza per soffiargli la proprietà, sedurre e sposare Emily, la figlia dodicenne di Reid e prendersi i suoi schiavi, fra cui la giovane Nurse. Quando Bob Reid torna a casa dal fronte, sfigurato e mutilato, non trova più nessuno ad attenderlo, la sua tenuta non gli appartiene più e sua figlia è sposata con il responsabile della sua rovina. A un uomo disperato resta una sola scelta: la vendetta.
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