L'ultimo biscino
“Mi fanno male le mani. Non riesco neanche a chiuderle. Queste mani che hanno stretto nodi, hanno piantato alberi, hanno tirato su muri”. Così si apre la storia di Giovanni Pierantoni, conosciuto in paese come il “Sor Gio”; dietro ai dolori di quelle mani c’è tutto il suo mondo, che si rivela pagina dopo pagina. Dalle cavalcate al fianco del nonno e poi del babbo si passa alle scorribande nel Borgo di Rota e a un amore impossibile per la figlia del marchese, fino a toccare i tempi moderni. Questa è la storia dell’ultimo buttero che ha cavalcato le colline dei Monti della Tolfa e, con lui, la storia dei costumi e delle tradizioni di un paese dell’Italia Centrale dal Dopoguerra all’avvento del nuovo millennio. L’autore conosce le parole per descriverla e affronta il tema della tradizione e dei passaggi della vita da una prospettiva originale. Gli basta dare ascolto alla sua terra, a quel territorio impervio e sconfinato, ruvido e aspro, che improvvisamente si esalta quando incontra i fiumi, le valli e gli scenari frequentati dai suoi personaggi.