Niente è mai acqua passata
Il vice commissario Carrera è fatto a modo suo. Avrebbe potuto fare molta strada, dentro la questura di Milano, se solo fosse stato capace ogni tanto di tacere, di accettare qualche compromesso, di scegliere le indagini "giuste". Ma non sarebbe stato Rudi Carrera. E non è certo un'indagine "giusta" quella in cui si è lasciato coinvolgere dopo aver salvato una giovane prostituta da uno stupro. "A chi vuoi che gliene freghi di qualche puttana", gli ripetono un po' tutti. A Carrera gliene frega. E gliene frega anche a Beppe Modica, da quando sua figlia è scomparsa nel nulla, da quando ha capito che la fine più probabile è che sia stata rapita dal racket della prostituzione, da quando ha iniziato a cercarla, tutti i giorni, tutte le notti, per anni. Ma il racket della prostituzione, a Milano, è una brutta cosa: la criminalità albanese, legata da regole antiche e cattive, "tiene" il territorio metro a metro, e lo fa con violenza, con ferocia, con moltissimi soldi, e con il massimo disprezzo della vita: quella delle ragazze che umiliano, violentano e vendono, e quella di chi - come Carrera, come Beppe Modica - cerca di ostacolarli. E infatti il prezzo che Carrera dovrà pagare, per essersi infilato in questa storia, sarà davvero altissimo.