La grande catastrofe: guerra, «spagnola», fascismo
La celerità con cui l'Europa passa nel giro di pochi mesi, fra giugno e agosto del 1914, dalla pace alla grande guerra costituisce uno shock enorme destinato a imprimersi per sempre nella memoria degli uomini. Nel corso dell'Ottocento i vari stati sembravano essersi impegnati a mantenere la pax europea, agli inizi del nuovo secolo, invece, l'idea stessa di una concertazione sembrava superata; Gran Bretagna e Francia, che ancora a metà Ottocento erano le più grandi potenze industriali e coloniali, erano state economicamente superate dalla Germania e dagli Stati Uniti, mentre si accentuavano le rivalità nazionalistiche e imperialistiche tra i vari stati che ben presto avrebbero portato a una guerra mondiale dagli effetti disastrosi. Nei resoconti di Achille Loria morte e guerra diventano sinonimi; a morire di 'guerra' e di 'spagnola' non sono solo i giovani soldati ma anche la popolazione civile. Per la storia nazionale, la guerra rappresenta un momento cruciale sia nel senso della rottura con il passato, sia nel senso della determinazione degli avvenimenti successivi e della deriva autoritaria e totalitaria.