Ritorno al subbuteo. Trenta anni in punta di dito dal Cibali all'Astropitch, dall'Atletico Moneglia ai Cavalieri di S. Giorgio
Ritorno al subbuteo. Trenta anni in punta di dito dal Cibali all'Astropitch, dall'Atletico Moneglia ai Cavalieri di S. Giorgio: "Ciao Ste, ci vediamo alle 5 con Ale in cantina da me per fare due tiri a Subbuteo, vieni?" Un messaggio, un "beep", un invito che giunge improvviso una fresca mattina di inizio estate, a distanza di quasi trent'anni dall'ultima partita di Subbuteo e che potrebbe scoperchiare il vaso di Pandora dei ricordi, delle emozioni e dei sogni di quell'età fantastica, esuberante e incasinata che si chiama adolescenza; età che noi abbiamo vissuto negli anni 80' e che, grazie al Subbuteo, con qualche chilo, capello bianco e acciacco in più, viviamo anche oggi, alla soglia dei cinquant'anni, ogni volta che ci troviamo attorno a un panno verde, ogni volta che ci troviamo tra le mani quei pupetti colorati alti due centimetri che da ragazzini, e forse oggi ancora di più, ci fanno sognare. Voi, al posto mio, cosa avreste risposto?
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