Operaprima
Monghidoro, Appennino bolognese. Un pittore quarantenne è intento a preparare la mostra che dovrebbe lanciarne la carriera quando Marie Bertrand – avvocato e madre di Simone Salomoni – affitta per l’estate la porzione di casa adiacente alla sua. Marie e Simone subiscono una forte fascinazione per l'uomo, ma è soprattutto l’adolescente ad aprirsi con lui. Confessa gli abusi patiti in passato e un presente di autolesionismo e sessualità promiscua. Spalanca la profonda caverna del suo io permettendo al pittore di leggere i propri racconti. L’artista si trova così costretto a scegliere fra la voglia di farsi cura per Simone – diventandone mentore e guida – e il bisogno di ritrovare il vigore sessuale e l’ispirazione perduti. "operaprima" gemma dal caos dove tutte le forme tendono a dissolversi, non presenta la consueta tensione al valore creativo dell’arte quanto più un disfacimento deciso a esigere una sintesi dolorosa tra fisicità e verbo, corpo e parola. Salomoni racconta una storia potente in cui l’opera d’arte e il suo creatore si fondono in un’intima e drammatica confessione.