Michael Kohlhaas
Ispirato da un fatto di cronaca del sedicesimo secolo, von Kleist costruisce un racconto sorprendentemente moderno per tema e stile, che ha influenzato e suscitato l’ammirazione di scrittori come Thomas Mann, Franz Kafka e Hermann Hesse. «Il racconto più forte della letteratura tedesca» - Thomas Mann «Non riesco a pensare a quest’opera senza essere travolto dalla commozione e dall’entusiasmo» - Franz Kafka «Non siamo nulla, in confronto a Kleist» - Rainer Maria Rilke Michael Kohlhaas, uomo rispettoso e onesto mercante di cavalli brandeburghese, è quasi una rappresentazione del bene divino: questa è la storia della sua trasformazione in un demonio. Un giorno, mentre si reca a una fiera di cavalli, a un certo punto trova la strada sbarrata; sprovvisto del lasciapassare richiestogli, si vede costretto a cedere una parte della sua merce a un nobile per poter attraversare i suoi possedimenti. Si rende presto conto di essere stato raggirato e, al suo ritorno, ritrova i cavalli spossati e denutriti. In seguito a questo grave sopruso, scioccato dalla miseria umana, Kohlhaas si anima di una fortissima sete di giustizia e pretende perciò di ristabilire l’ordine in un mondo caratterizzato dalla prepotenza e dalla depravazione. Rinunciando alla sua ineccepibile virtù e al suo rigore morale, il mercante mette in piedi un esercito di sbandati e scatena una ribellione violenta, che si alimenta del sostegno popolare e che, tuttavia, dopo aver sovvertito e messo in crisi l’intero ordinamento dello Stato, gli sarà fatale. Ispirato da un fatto di cronaca del sedicesimo secolo, von Kleist costruisce un racconto sorprendentemente moderno per tema e stile, che ha influenzato e suscitato l’ammirazione di scrittori come Thomas Mann, Franz Kafka e Hermann Hesse. Franz Kafka dedicò una delle uniche due apparizioni pubbliche della sua vita alla lettura di alcuni passaggi da Michael Kohlhaas.