Il silenzio di Laura
Il silenzio di Laura: Riscoperta grazie a Jonathan Franzen, Paula Fox è oggi considerata una delle grandi voci del Novecento americano. «Dopo Quello che rimane, questo romanzo conferma la Fox come maestra di sottigliezze psicologiche nel raccontare le pieghe nascoste dei rapporti familiari» (Cristina Taglietti, «Corriere della Sera»); «Dialoghi secchi, uno sguardo finissimo sui particolari più minuti, una grande scrittura… questa è Paula Fox» (Masolino D’Amico, «La Stampa») | Alla vigilia del loro ennesimo viaggio, questa volta per l’Africa, Laura Maldonada Clapper e suo marito Desmond si trovano in una stanza d’albergo a New York. Sorseggiano scotch e soda in attesa dei loro tre ospiti, che non incontrano da molto tempo: Clara Hansen, la timida e ombrosa figlia avuta da Laura durante il primo, burrascoso e romantico matrimonio, Carlos Maldonada, l’inquieto ed eccentrico fratello, e il malinconico editor Peter Rice, l’amico di sempre. Ma quello che dovrebbe essere un festoso saluto prima della partenza si trasforma rapidamente in una cinica e claustrofobica esplosione di risentimento familiare. Così, in sette meravigliosi atti, dalla stanza d’albergo all’elegante ristorante in cui i personaggi si trasferiscono per la cena, ognuno si scopre affascinato e terrorizzato da un legame di odio che lo tiene morbosamente avvinto agli altri più dell’affetto e dell’amore. Fino a quando ciò che aleggia su di loro come un’indefinita premonizione si materializzerà nella rivelazione del drammatico segreto che Laura nasconde, costringendo i protagonisti a una crudele e definitiva resa dei conti.