Le avventure di Mercuzio
Un esordio capace di far sorridere e al tempo stesso meditare sui paradossi della contemporaneità; un ironico romanzo di formazione che mescola riferimenti letterari classici e parodia del nostro tempo; una storia insolita e sagace che diventa un invito scanzonato a riflettere sul nostro passato e sul nostro presente. «In quella stagione burrascosa in cui le passioni dell'adolescenza comunciano a fondersi ai primi progetti dell'età adulta, la vita prima o poi si mette a bussare violentemente alla porta del cuore. Oppure, senza troppi convenevoli, entra direttamente senza chiedere il permesso. E così accadde al protagonista di questa storia.» Mercuzio abita nel centro di Roma, in una mansarda non lontano da Campo de' Fiori; non possiede computer né televisione, cita a memoria Stendhal, Shakespeare e i maggiori filosofi dell'Età dei Lumi, e sogna l'amore puro ed eterno cantato nei poemi cavallereschi. Rientrerebbe tutto nella normalità, se il giovane vivesse nell'Ottocento. Ma il protagonista di questa storia è un nostro contemporaneo, chiuso in un volontario isolamento, con la sola compagnia di libri e preziosi oggetti antichi. Quando, mosso da uno slancio improvviso verso il mondo esterno, si decide a uscire di casa, si ritrova nel vortice della vita notturna di oggi, alle prese con i costumi moderni, i social network, la parlata giovanile che gli risulta incomprensibile, abituato com'è all'eloquio forbito degli scrittori amati. In suo aiuto accorrerà il provvidenziale Virgilio, un pizzaiolo dongiovanni che lo aiuterà a districarsi tra le insidie del presente, tra aperitivi e lezioni di tecnologia, fino alla sfida più complicata di tutte: conquistare il cuore della bella Beatrice. Ma chi è in realtà Mercuzio? E perché Virgilio si dedica a questa sua insolita "rieducazione contemporanea"? Cosa spingerà Beatrice, la ragazza più desiderata di Roma, a cedere alle attenzioni di questo strano corteggiatore?