Confessioni di un neet
Confessioni di un neet: Con l'acronimo NEET (Not in Education, Employment or Traning) si indicano i giovani che non studiano, non lavorano né sono impegnati in attività di formazione. Il Neet protagonista di questo libro vive a Chioggia, in casa dei genitori, o meglio in una stanza della casa dalla quale esce solo spinto dai bisogni fisiologici, dalle ramanzine del padre o dalla pasta al forno della madre. Il grosso della giornata lo trascorre tra letto e computer in compagnia di Asia e Nina, due gatte oltremodo schiette, che non si astengono da aspre critiche nei confronti del loro "padrone". Il nostro Neet si autodefinisce «rivoluzionario»: non vuole un lavoro, che gli appare tanto alienante quanto carico d'illusioni per chi lo ottiene nella speranza di far carriera, e non vuole neanche una relazione che, insieme all'amore, considera solo fonte di ipocrisie, oltre che di inutili responsabilità. Questo giovane uomo trasuda misantropia e disprezzo nei confronti dell'intera società, che ritiene malata nel suo bisogno di finti bisogni. La sua finestra sul mondo è Facebook, in cui, come crede, un Neet intelligente e consapevole della propria superiorità intellettuale può destreggiarsi ingannando abilmente gli altri, vittime della loro stessa ignoranza e unicamente protesi al soddisfacimento di desideri creati a tavolino da qualche multinazionale californiana. L'alienazione di questo giovane uomo non conoscerà limiti: una volta raccolti i dati che gli occorrono, creerà l'algoritmo della propria personalità digitale, in grado di generare all'infinito, dei post coerenti con essa. Al Neet, così, non rest