Autobiografia bugiarda
Paolo Villaggio era un uomo elegantissimo, forse il più elegante del cinema italiano. Vestiva quasi sempre, sia d’estate sia d’inverno, con raffinatissimi caffetani colorati, sopra i quali indossava con grande disinvoltura giacche occidentali. Ormai è tempo di riconoscere che Villaggio è un classico, uno dei maestri del cinema italiano, l’inventore dell’ultima grande maschera della commedia nazionale: Ugo Fantozzi. Un giorno, i ragazzi delle future generazioni potranno rivedere in lui molti dei vizi della società italiana di fine millennio. Nella vita professionale di Villaggio ci sono poi stati Mario Monicelli, Federico Fellini, Ermanno Olmi, Marco Ferreri, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e tanti altri. In questa conversazione con lo scrittore, giornalista e amico Luca Sommi – impreziosita da una Prefazione della figlia Elisabetta Villaggio ricca di note inedite sul padre – Paolo Villaggio rievoca, con la consueta forza dissacrante, una vita intera, passata a inventare e a sognare. Parole agrodolci che diventano gli slanci di un cuore insolente e attento. Sì, Paolo Villaggio è stato un uomo davvero elegante, troppo ben vestito. Il resto è storia del cinema.