Un difficile inverno. Il dolore della Loira
La rivolta della Vandea, l'insurrezione monarchica e cattolica contro il regime rivoluzionario definita "la grande vittoria dei vinti", è al centro di questo romanzo storico i cui protagonisti sono Gibon, un contadino, i suoi figli Jean e Louis, le nipoti Anne e Lisette, guidati dal Comandante Conte Jacques Saint-Priest, nobile, che dal 1789 si definisce semplice cittadino. Questo popolo è accusato di essere contro la Convenzione e Robespierre. Si ribella a pesanti espropri e allo spopolamento causato dalla coscrizione forzata di trentamila uomini mandati dalla Convenzione contro gli eserciti della Coalizione. Una serie di battaglie tragiche e segnate da sconfitte indurrà il Comandante, ricercato, a dirigersi verso la Loira, dove scoprirà le atrocità della repressione. La Convenzione infatti ha votato la seguente legge: «Il vandeano non può essere l'uomo nuovo e come tale è un animale che non possiede più un territorio proprio». Scoprirà, inoltre, che migliaia di loro sono stati annegati nella Loira, i cosiddetti «noyades». Babeuf l'ha definito «populicidio», una parola molto vicina a «genocidio», usata qui per la prima volta per descrivere la disfatta dei Vandeani.