Trittico gassmaniano tra colossi dell'arte e dell'ingegno umano. Esplosione di ricordi inediti per il primo centenario della nascita

Trittico gassmaniano tra colossi dell'arte e dell'ingegno umano. Esplosione di ricordi inediti per il primo centenario della nascita

Edmonda Aldini nasce a Reggio nell’Emilia da Sisto Aldini e da Alderice Casali. A quattordici anni vince un concorso con borsa di studio e viene ammessa, prima dell’età minima, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma diretta da Silvio d’Amico. Dopo il diploma conseguito nel 1951, si fa immediatamente notare come Attrice Giovane Protagonista a San Miniato ne “I dialoghi delle Carmelitane”, interpretando il ruolo di Suor Costanza. Nel 1955 è a fianco di Vittorio Gassman, nell’“Otello” di Shakespeare e, tra le altre produzioni, nell’“Ornifle” di Jean Anouilh, ne “I Persiani” di Eschilo, nell’“Oreste” di Vittorio Alfieri (dove si afferma come grande attrice tragica che reciterà in Tournée, quale “Leading Lady” dello stesso Gassman, nei maggiori teatri del mondo occidentale). Nel 1965 è Lady Anna nel “Riccardo Terzo” di Shakespeare con Vittorio Gassman per la regia di Luca Ronconi; sarà poi Bradamante nell’“Orlando Furioso” di Ariosto-Sanguineti diretta dallo stesso Regista. È stata anche registra teatrale e, per tre anni consecutivi, Conduttrice televisiva della trasmissione “L’Approdo”. Come attrice televisiva, tra tanti importanti personaggi (comprese tutte le Eroine delle quattro puntate de “Il gioco degli Eroi” con Vittorio Gassman) è stata una premiatissima YERMA di Federico García Lorca diretta dal cineasta Marco Ferreri. È cantante e, dopo “Canzoni in Esilio” di Theodōrakīs, fa conoscere in Europa i Tanghi e le Milonghe di Astor Piazzolla. È articolista per il «Corriere della Sera». Tra i numerosi Premi ricevuti: La Maschera d’Oro I.D.I. Saint Vincent (Oscar del Teatro Italiano), l’Eschilo d’Oro per la sua interpretazione di “Antigone” al Teatro Greco di Siracusa. Il Gran Premio Teatrale UBU per l’interpretazione di “Georg” in “Ignorabimus” di A. Holz, per la regia di Luca Ronconi. E l’Onorificenza Europea al suo massimo Grado: la medaglia d’oro al merito europeo: “per avere, nel corso della sua straordinaria carriera, divulgato nei maggiori Teatri d’Europa e al più alto livello professionale, artistico e conoscitivo, la Cultura Classica Italiana.
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