Così parlò Zarathustra
"Così parlò Zarathustra" è indubbiamente l'opera più ricca e complessa che Nietzsche abbia mai scritto. Ci troviamo di fronte ad un'opera che si presenta sia come un grande poema, sia come una grande opera filosofica. Sono stati tanti i filosofi che hanno speso centinaia di pagine su quest'opera, con interpretazioni spesso distanti tra loro, e che ovviamente non indicano l'incoerenza dell'opera di Nietzsche, ma semmai ne evidenziano l'enorme ricchezza di questo testo, una ricchezza che non si lascia imbrigliare in un'unica tesi interpretativa, lasciando aperta la strada per infinite altre interpretazioni. I temi affrontati da Nietzsche sono le vie portanti del suo intero pensiero: la dottrina del superuomo, la volontà di potenza e l'eterno ritorno. Ma questi temi sono affrontati dall'autore non con i consueti aforismi, come nelle opere precedenti, ma con un testo che fa suo il rigore del discorso filosofico, nel senso che i grandi temi del pensiero di Nietzsche sono sciolti in un tessuto poetico di grande impatto, fatto di visioni che mostrano lo strato profondo del suo discorso filosofico. Nietzsche nel libro introduce una miriade di idee, ma vi sono altresì alcuni temi ricorrenti: dall'essere umano come razza a sé stante che non è altro che un ponte tra le bestie e l'Oltreuomo, all'eterno ritorno che rappresenta l'idea che tutti gli eventi sono già accaduti e ancora dovranno accadere infinite volte (tutto torna per l'eternità), fino alla volontà di potenza che è la componente fondamentale della natura umana.
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