L'insondabile contaminazione dell'essere
E un romanzo che, attraverso le vicende personali e i risvolti psicologici dei componenti di una famiglia, in origine contadina, alcuni dei quali, a causa delle mutate condizioni economico-sociali, o per indole propria, hanno preso strade diverse rispetto alla tradizione, vuole mettere in luce il processo evolutivo avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra. Da un mondo legato al lavoro della terra si è passati ad una realtà caratterizzata dalla presenza di piccole e grandi industrie, con tutti gli aspetti positivi e negativi che ciò ha comportato, e in un secondo momento anche ad un modello economico fondato sul terziario e sui sevizi. In questo ribaltamento di prospettive tantissime cose del passato sono andate perdute, mentre se ne sono imposte altre molto diverse e portatrici di situazioni nuove, impensabili fino a poco tempo prima. Non è detto però che la nuova realtà sia migliore rispetto alla precedente, e pertanto c'è un ritorno, almeno per alcuni di essi, ad una visione della vita che non rinneghi i valori che sono stati alla base della loro formazione, arricchiti però a contatto con le culture dell'intero pianeta, nel tentativo di creare una sintesi veramente feconda.
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