Hollywood, Europa
Nella prima metà del '900 centinaia di europei emigrano in America, per scelta o per sfuggire al nazismo e alla guerra, contribuendo in maniera decisiva a modellare il cinema di Hollywood, e quindi l'immaginario di tutto il pianeta. Nella loro opera più riuscita si realizza una sintesi culturale di straordinaria portata, in cui l'introspezione, la raffinatezza e l'anticonformismo europei si intrecciano con la verve narrativa, la spettacolarità e l'umorismo americani. Non solo Stroheim e Sternberg, Chaplin e Lubitsch, Hitchcock e Fritz Lang, Wilder e Zinnemann, creano prodigiosi capolavori che nessuno dei due continenti avrebbe potuto realizzare da solo, ma tanti altri cineasti, da Wyler a Dieterle, da Curtiz a Whale, da Ulmer a Mamoulian, danno vita collettivamente a una immensa produzione, variante dall'horror al noir, dall'impegno democratico al melodramma, che dà forma visibile ai paradigmi culturali del Novecento.
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