Un chador appeso (a un chiodo) in una stiva
E il ritratto di una donna e della sua lenta evoluzione attraverso la lettura e le varie esperienze ed avventure: dall'adolescenza, vissuta in un ambiente prebellico puritano e castigato, fino alla maturità consapevole ed impegnata dei nostri giorni. Il romanzo analizza un'epoca di transizione, in un'ottica di benevola critica. E ambientato in Italia e si confronta con culture attuali. Vuole essere un messaggio alle donne perché aprano la mente e lottino consapevolmente contro ogni integralismo politico e religioso per salvare i propri figli dalle guerre e dal loro inutile sacrificio. Dice, attraverso queste pagine, che si può credere in Dio pur abbandonando certe superstizioni di matrice confessionale. Indica la strada del trascendente e della fede che aiuta a compiere piccoli miracoli d'amore esclusivamente terreni. Suggerisce un'alternativa all'oppressione di qualsiasi tipo, sia fisica sia intellettuale. L'autrice immagina un rapporto virtuale con i marinai, considerandoli portatori di un messaggio da divulgare ai quattro venti e alle latitudini più lontane.
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