Lo spirito della festa
"Lo spirito della festa" è una raccolta di poesie suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo, Un orrore d'amore, è senza dubbio il capitolo più accessibile, il più fruibile, composto da poesie dalla forma semplice e lineare in principio per poi evolvere verso una struttura un po' più complicata che sarà quella tipica rappresentativa ed un po' ostica del secondo capitolo. In questo primo capitolo si alternano poesie d'amore con poesie orrorifiche e a volte addirittura i due concetti si mescolano insieme in un unico testo come in un ibrido dando vita così a Ginevra o, ancora più esemplare, il titolo rende l'idea, Tomba D'Amore. Il secondo capitolo Sputata Spontaneità è il capitolo più ostico, ermetico, meno palpabile e difficilmente penetrabile della raccolta. Sono poesie "di getto", sputate su di un foglio, eruttate su di un foglio, nate come folgorazioni istantanee e generate come eruzioni cerebrali. E il capitolo più corpulento del volume. Il terzo capitolo Trilogia Del Soggettivismo (Relazioni Di Incomunicabilità) illustra un concetto non nuovo, posto all'attenzione dell'uomo, primo fra tutti da parte di Nietzsche, il quale sosteneva che la comunicazione era solo una mera illusione. L'ultimo capitolo, che dà il nome all'intera raccolta, rappresenta una filosofia goliardica che esalta la fanciullezza, la voglia di giocare e lo scherzo, l'amore platonico ma non disdegna quello carnale, il piacere del bere è una sorta di pensiero dionisiaco.
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