Il maratoneta
Babe la sera si allena a Central Park: sogna di correre la maratona come il suo idolo, Abebe Bikila. Di giorno studia Storia per imparare a sconfiggere la tirannia. Ma si innamora di una donna troppo bella per essere sincera, e persino l’amatissimo fratello non è quello che sembra. Vittima inconsapevole di intrighi e tradimenti, Babe finisce nelle grinfie di un crudelissimo nazista, che ha fatto fortuna estorcendo diamanti agli ebrei. La scena della tortura con tecniche da dentista è entrata nella storia del cinema; la passeggiata di un nazista clandestino tra gli ebrei, nel distretto dei diamanti di New York, è la visione che ha spinto Goldman a scrivere questo romanzo e poi il film. L'aspetto più indimenticabile però è l'onestà profonda di Babe, la purezza che lo rende invincibile.