Prigionieri per sempre. Chi salva una vita salva l'umanità
Questo libro ripercorre la narrazione di una delle pagine più buie della storia contemporanea, descrivendo le radici e lo sviluppo dell'antisemitismo nell'Europa del secolo scorso. Ma rappresenta soprattutto un viaggio nella memoria, esplorando la tragedia dell'Olocausto in un racconto tanto profondo e doloroso, quanto intimo e straziante è stato il vissuto di coloro che lo hanno subito. Senza pretese di completezza, l'opera si pone l'obiettivo di trattare il fenomeno, partendo dalle sue prime manifestazioni e giungendo ad esaminarne i postumi, ancora visibili ai nostri giorni, non essendo lo stesso del tutto superato. La Prima Parte è dedicata alle origini dell'odio razziale contro gli ebrei e ne descrive le sue forme attuali, con uno specifico approfondimento sulla situazione italiana nel periodo caratterizzato dal Governo del Duce. Nella Seconda Parte, sono affrontati i temi ideologici della Germania nazista e il suo terribile programma di soppressione della popolazione ebraica attraverso la creazione di appositi campi di concentramento e sterminio, con particolare riferimento anche alla politica delle deportazioni dell'Italia fascista. Con la Terza Parte, si intendono illustrare aspetti - talvolta trascurati quando si parla di antisemitismo - che però meritano di essere sottolineati, in quanto pongono in evidenza gli estremi opposti del fenomeno: il bene, rappresentato dai Giusti tra le Nazioni, disposti a rischiare la propria vita per empatia verso gli ebrei; e il male, costituito dalle inaccettabili tesi negazioniste. In quest'ultima Parte, da ultimo, si dà conto dell'esito dei principali processi celebrati contro i criminali nazisti. In Appendice, è stato dato spazio a fonti storiche, ma soprattutto a toccanti testimonianze rilasciate da alcuni sopravvissuti ai lager del Terzo Reich.
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