L'avvocata dell'avvocata
Napoli, 1951, tribunale partenopeo. La protagonista, Maria Grazia Ragonese, è una delle poche avvocate italiane e sta muovendo i primi passi nel foro. Le viene affidato un caso spinoso: la prostituta Zita è accusata di aver ucciso la levatrice che le ha permesso di abortire e una testimone oculare può assicurare di averla vista allontanarsi dal luogo del delitto. La sua colpevolezza sembra essere incontestabile, ma alcune confessioni potrebbero ribaltare le sorti dell'accusata. Mentre prepara la difesa, deve destreggiarsi tra problemi familiari con il figlio adolescente, mosse sleali del Pubblico Ministero, subdoli scontri con l'aristocratica famiglia Cayetani e la difficoltà di essere una donna pioniera nel proprio lavoro.