Home sweet home. Ediz. italiana e inglese
"Casa, dolce casa non ha mai significato lavoro domestico, dolce lavoro domestico", scriveva Charlotte Perkins Gilman alla fine del XIX secolo. Le cose non sono cambiate molto rapidamente, ma nel corso del XX il discorso sullo spazio domestico è stato uno dei rilevatori più sensibili dei cambiamenti e delle inquietudini sociali, come testimoniano gli straordinari materiali di un secolo di mostre sulla casa custoditi negli archivi di Triennale Milano e qui riannodati in una nuova narrazione. Oggi, l'opera di architette, architetti e gruppi di ricerca contemporanei fa emergere con forza una nuova sensibilità, dove il lavoro di cura è da intendere come azione fondante dell'abitare, ovvero del processo di costruzione dello spazio e dell'architettura.