Arte veneta. Rivista di storia dell'arte (2021). Vol. 78
Fondata nel 1947 - sotto la presidenza di Giuseppe Fiocco e la direzione scientifica di Rodolfo Pallucchini - "Arte Veneta" è divenuta nel tempo tra le più importanti pubblicazioni specialistiche di storia dell'arte. Apre il presente numero il contributo di Andrea De Marchi, dedicato alla ricerca delle origini di Stefano da Verona; seguono i temi di ambito rinascimentale trattati da Giulia Altissimo, Matteo Ceriana e Milena Dean con la presentazione del Crocifisso di San Francesco della Vigna e da Miyuki Suami, che rilegge in modo nuovo la pala di Tullio Lombardo per la cappella Bernabò in San Giovanni Crisostomo a Venezia. Vi è inoltre, per il periodo rinascimentale, il documentato excursus di Genevieve Verdigel sull'uso del gesso rosso nel disegno veneziano tra la metà del Quattrocento e il 1540. Il volume prosegue con interessanti saggi di ambito sei-settecentesco - di Gianni Peretti, sull'attività, finora trascurata dagli studi, di Alessandro Marchesini per Augusta, e di Bozena Anna Kowalczyk, che ricostruisce la storia di un'importante veduta di Milano di Bernardo Bellotto. Chiude la sezione dei saggi, l'approfondimento di Roberto De Feo con novità su Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, Michelangelo Grigoletti e Ludovico Lipparini. Segue la sezione delle Segnalazioni, con inediti ritrovamenti e attribuzioni - fra cui una lunetta assegnata a Bartolomeo Buon da Elena Cera; un Padovanino proveniente dalla chiesa veneziana di San Giorgio, presentato da Amalia Pacia, e un notevole busto firmato da Alessandro Vittoria del Musée des arts décoratifs di Parigi - e in chiusura, per le Carte d'archivio, il contributo di Elisa Puppi che ricostruisce la figura di Francesco Zen, e quello di Alberto Perez Negrete, che rende note indite tracce documentarie per Juan Marin, ingegnere militare tra Venezia e Spagna. Tutti i contributi sono corredati da un ricco apparato iconografico.