Nel libro rosso di Tà. La vita di Wanda Ferragamo
Moglie, madre di sei figli, vedova precoce e grande imprenditrice. Abile e determinata, fedele al sogno di suo marito Salvatore per tutta la vita, Wanda Ferragamo è oggi riconosciuta e celebrata; ma la sua parabola, sommessa eppure decisiva, imponeva che di lei si dicesse di più. Occorreva che uno sguardo si posasse sulla sua vita più intima, così da svelare i punti cardinali di un percorso solo apparentemente lineare, illuminando, in modo al tempo stesso discreto, affettuoso e documentato, la vicenda umana di una donna intensa, nutrita di principi e di passioni. Occorreva che gli occhi di una nipote si posassero sul suo destino e lo rivelassero, per quanto possibile, nel paziente tentativo di inanellare, in maniera più emotiva che cronologica e storica, ricordi, aneddoti, episodi: l'infanzia a Bonito, la giovinezza fiorentina con il marito e i figli, gli anni della guerra, la decisione di assumere, in un'epoca ancora ostile alle donne, la direzione dell'azienda dopo la morte del marito, il successo internazionale, il lungo rapporto con il mondo del cinema, le amicizie, la fede. Quel racconto ora esiste, scritto da una nipote attraverso le innumerevoli lettere della straordinaria nonna che per lei e i tanti cugini era semplicemente Tà, con le poche informazioni edite e le molte inedite e sorprendenti su una delle protagoniste della storia imprenditoriale italiana.
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