Pocket Symphonies. Breve introduzione ai confini tra rock e musica classica
Sono forse i Liederkreis di Franz Schubert e di Robert Schumann i veri precursori di moderni concept album del calibro di the lamb lies down on broadway o the wall? Cosa accomuna i medley di Vasco Rossi con le ouverture di alcune opere di Carl Maria von Weber o di Richard Wagner? Quanto è influenzato lo stile vocale di Billie Eilish dallo Sprechgesang di Arnold Schönberg e di Alban Berg? Pocket Symphonies non ha l’ambizione di rispondere a tutte queste domande, ma i saggi in esso contenuti – quattro, come i movimenti di una sinfonia del XVIII secolo – evidenziano in maniera chiara e inequivocabile molti dei numerosi legami esistenti tra la musica comunemente definita classica e la musica di oggi, e lo fa attraverso una serie di percorsi affascinanti e non scontati che spaziano dalle opere di Claudio Monteverdi ai musical di Andrew Lloyd Webber, dalle sonorizzazioni di Dmitrij Šostakovic alle colonne sonore di John Williams, dalle orchestrazioni di Nikolaj Rimskij-Korsakov agli arrangiamenti di George Martin. Perché come afferma il celebre critico musicale contemporaneo Alex Ross, è proprio vero che “ogni musica finisce per diventare musica classica”. Prefazione di Massimo Padalino.
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