Easter Egg e dischi. Curiosità nascoste tra immagini, solchi e codici binari della musica moderna
Quando negli anni Settanta un progettista della Atari si divertì a inserire le iniziali del suo nome nel codice sorgente di un video-gioco, nacque il concetto di easter egg, letteralmente “uovo di Pasqua” e praticamente un messaggio nascosto, solitamente innocuo e divertente, posizionato ad arte per accendere la fantasia dei gamer. Il termine è stato poi applicato a molte altre forme d’arte, dal cinema alla letteratura e anche alla musica registrata, come leggerete in questo libro, sebbene in questi ambiti la pratica fosse in uso anche prima che il termine fosse coniato. In queste pagine è raccolto un piccolo campionario di easter egg scovati in famosi album di musica pop, rock e affini che, senza la presunzione né la possibilità di offrire un panorama completo ed esaustivo, accenderà la curiosità di ogni appassionato di dischi. Tra esempi conclamati e molto evidenti, ne scoprirete molti anche più rari, qualcuno solo presunto o frutto della fantasia ma tutti mediamente ameni e divertenti e che, assieme a un breve resoconto di come sono nate certe bizzarre leggende, vi faranno entrare in un mondo nascosto tra misteriosi inner groove, pregap, ghost track, grafiche e immagini. Prefazione di Federico Guglielmi