Il diavolo all'opera. Viaggio in 20 tappe liriche da questo mondo all'altro
Che cos’è il Diavolo? È una metafora del male assoluto, e di chi compie il male assoluto. Ma è anche uno specchio assoluto dell’anima dell’uomo, di quel pozzo nero che a stento riusciamo a sondare e ancor più a stento riusciamo a decifrare. Perché la fisica del metafisico c’ha una regola semplice ma assai malvagia, che così fa: a ogni nera azione corrisponde una umana reazione. E cosa c’è di meglio se non la Lirica, quella con la L maiuscola, per incarnare i tanti tipi umani e non che fanno capo a questa diabolica regoletta? Tipo il perfido Jago nell’Otello di Verdi, o Mefistofele in quella di Boito, o ancora tipo il Don Giovanni di Mozart, che flirta con le donne e con la Morte; o tipo il Franco cacciatore di Weber o il Faust di Busoni, che giocano d’azzardo con le infere potenze; o ancora tipo l’Orfeo cantato da Monteverdi, che cerca in casa del diavolo la sua defunta sposa; o magari tipo la Lulu di Berg, che ci parla del diavolo che è qui fra noi, o il Ligeti creatore di inferni patafisici in salsa medievale, sempre pronti a stupirci. Perché mille sono i volti del Diavolo. Ma anche di più, se ci sono di mezzo le note; giacché come dice il detto: all’inferno ogni diavolo è un eroe. E questo libro ve lo racconterà, attraverso le diabolicissime opere dei vari Prokofiev, Hindemith, Stravinskij, Čajkovskij, Bartók, Gluck, Penderecki e dulcis in fundo Beethoven. E ora silenzio in sala, e che il diavolo inizi la sua opera!