Quattro anelli tra le dita. Vita di Ringo Starr
Richard Starkey Jr per qualcuno è Ritchie, ma a casa sua per mamma Elsie era semplicemente Richy. Nasce in un quartiere modesto di Liverpool, il Dingle. Sono le brevi note utili a raccontare non tanto una biografia dettagliata di Ringo Starr, quanto piuttosto un profilo del musicista, per alcuni solo un uomo fortunato a trovarsi nel posto giusto al momento giusto, per altri un punto di riferimento di un certo modo di suonare la batteria, ma per altri ancora un vero e proprio collante senza il quale il complesso più famoso al mondo avrebbe avuto difficoltà a stare unito. Negli anni, Ritchie/Richy diventa Ringo, un po’ per trovare un nome d’arte e un po’ per far sapere a tutti che porta… gli anelli alle mani. E intanto entra nella band più famosa al mondo: i Beatles. Prima c’erano il desiderio di farcela, Amburgo, l’attesa del successo, poi sono arrivati il successo, i soldi, una casa che sembra una reggia, ma anche le tournée e il logorio. Dopo, l’incertezza di ricominciare da capo, il divorzio dalla moglie, il lavoro sul set cinematografico, le tante bevute con gli amici, gli album non sempre al top, e poi ancora la sua band di superstar e infine Peace & Love, un mantra da ripetersi all’infinito. Niente male per il ragazzino dagli occhi malinconici ma inconfondibili, e con addosso tanta voglia di riscatto per sé e per la sua famiglia. Il figlio di Elsie e Richard che voleva suonare i tamburi fin da piccolo ha finito per lasciare un segno indelebile di come si possa tracciare uno stile di drumming anche senza soffermarsi troppo sugli assolo: basta avere un po’ di amici ad aiutarti, quando serve.