La visione di Pietro Ubaldi

La visione di Pietro Ubaldi

La visione di Pietro Ubaldi - presentata in 24 volumi, per complessive 10.000 pagine, da lui definita come l'Opera - ci può permettere di cogliere il senso dell'unità di quel Tutto, di cui facciamo parte, per cercare di comprendere il senso evolutivo del nostro passaggio in questo mondo, con il comune anelito alla felicità e le inevitabili prove della sofferenza. In questo testo si presenta una sintesi della visione che Pietro Ubaldi ci prospetta. In tale prospettiva si è cercato di arricchire il lavoro con una serie di "brani antologici", desunti dai suoi testi, per permettere un approfondimento tematico e consentire al lettore di poter meglio intendere e saggiare il suo modo di concettualizzare e di comunicare. L'intento è quello di fornire uno strumento di riflessione, per poter rinforzare il personale processo di spiritualizzazione e magari intraprendere un personale percorso di studio e meditazione, attingendo direttamente ai suoi scritti; l'augurio è di farne mezzo di edificazione e sprone di evoluzione. Pietro Ubaldi, definito il "profeta del terzo millennio", è nato a Foligno il 18 agosto 1886. Ha iniziato la sua opera di scrittore nella "mistica Umbria", dove ha anche insegnato lingua inglese per diciannove anni a Gubbio - da lui definita "città del silenzio e del sogno", assieme ad Assisi - scegliendo di vivere solo del suo lavoro, avendo rifiutato un'ingente eredità familiare. La sua "Opera", di 24 volumi e 7 messaggi spirituali, è stata scritta in parte in Italia in parte in Brasile, dove si trasferì nel 1952, in seguito a un apprezzato ciclo di conferenze e dove morì il 29 febbraio 1972, a San Vicente, nei pressi di San Paolo. Candidato al premio Nobel, il suo Sistema fu qualificato da Albert Einstein "dolce e leggero". Nella sua visione evoluzionistica ci prospetta un processo d'unificazione fra le ipotesi della scienza e i principi della fede, presentandoci l'insieme di tutte le sue intuizioni nella sua iniziale ampia visione, intitolata La Grande Sintesi, reputata da Enrico Fermi "un quadro di filosofia scientifica". Il libro "Principi di una nuova etica" - uscito nel 1963 - fa parte del "ciclo brasiliano". A Foligno è attivo dal 2003 un Comitato ubaldiano del Comune per la divulgazione del suo pensiero - presieduto da Gaetano Mollo - che promuove convegni, conferenze e i "giovedì di Pietro Ubaldi". La presentazione di tutta la sua visione la possiamo ritrovare nel testo di Luca Marzetti, La scala di Giacobbe, e in quello di Gaetano Mollo, "Pietro Ubaldi biosofo dell'evoluzione umana".
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