La corporate governance nelle società giapponesi. Il caso Mitsubishi
Il volume ripercorre l'evoluzione del diritto societario giapponese dalla seconda metà dell'Ottocento, dalle Zaibatsu - agglomerati di società a conduzioni familiare - alle attuali Keiretsu, gruppi nei quali si instaura un meccanismo di partecipazioni pluridirezionali di tutte le società che fanno parte del gruppo e la capogruppo. Nel corso degli anni '80, il modello dei Keiretsu sconta una crisi, quando un movimento speculativo che riguardava il mercato immobiliare e azionario, ha portato le autorità giapponesi ad attuare una politica fortemente deflattiva che ha penalizzato la crescita del Paese. Si tratta di quello che è stato successivamente chiamato "decennio perduto", caratterizzato da una mancata crescita sul piano economico-sociale. Sul piano del diritto sono state adottate misure volte ad introdurre elementi di maggiore trasparenza nella corporate governance e rendere il modello più efficiente, prima attraverso l'introduzione del sistema dei comitati nel 2002 e poi con l'entrata in vigore del Companies Act del 2005 ed infine l'introduzione nei codici di sistemi di controllo democratico per accrescere efficienza ed efficacia del sistema. Il percorso storico giuridico analizzato in generale nei primi tre capitoli, viene ripreso attraverso l'analisi del caso specifico del gruppo Mitsubishi, tra i più importanti nella storia economica giapponese fin dal XIX secolo.
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