Gli effetti della riforma del Terzo settore in materia di «enti religiosi civilmente riconosciuti». Normativa, buone prassi ed esigenze del tessuto sociale
La riforma del Terzo settore ha dato il via ad un percorso di riordino e semplificazione di uno spazio normativo che, nell'ultimo trentennio, ha attraversato una fase decisamente magmatica. Le novità introdotte da tali disposizioni, ed in particolare dal «Codice del Terzo settore», nel ridisegnare questa disciplina, hanno prodotto effetti significativi con riferimento agli «enti religiosi civilmente riconosciuti», per le «attività di interesse generale» che essi svolgono. Il presente volume muove dunque dalla necessità di esaminare le norme espressamente dedicate a tali enti per ricostruirne il peso specifico rispetto all'impianto complessivo delineato dal legislatore. In particolare, esso è rivolto alla ricerca di un giusto equilibrio tra le disposizioni dettate dalla riforma ed una attenta applicazione dei principi costituzionali che concernono gli enti in questione, nel quadro di un corretto bilanciamento degli interessi coinvolti e della specialità propria di tali soggetti giuridici. Di qui, anche in considerazione delle difficoltà socio-economiche scaturite dall'emergenza epidemiologica Covid-19, si intende rilevare l'importanza, per questo peculiare ambito di azione, del progressivo imporsi di nuove dinamiche di relazione tra autorità civili, confessionali e collettività in generale.
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