Diritto costituzionale dell'Unione Europea
Le riflessioni sviluppate in questo volume cercano di mettere in luce le peculiarità dell'assetto ordinamentale europeo al fine di individuarne gli aspetti di forza e quelli deficitari nella costruzione di un sistema democratico multilivello. L'analisi di diritto costituzionale indica l'esistenza, all'interno dell'ordinamento europeo, di numerosi ambiti problematici che non si lasciano ridurre alla dicotomia fra dimensione statale e dimensione federale della sovranità, ma che toccano tutti i nodi del costituzionalismo contemporaneo. Lo studio dei complessi meccanismi dí assunzione delle decisioni a livello europeo, se conferma il c.d. deficit democratico dell'ordinamento europeo (rappresentato dal fatto che le istituzioni europee - ad eccezione del Parlamento europeo - non godono di una diretta legittimazione democratica), dimostra l'elevato tasso di democraticità che gli Stati membri immettono nel circuito decisionale europeo sia dal punto di vista formale che da quello sostanziale. E le soluzioni (SURE, Recovery Plan, Strategia europea sui vaccini, ecc.) che le istituzioni europee hanno saputo elaborare per rispondere alla pandemia hanno dimostrato plasticamente l'importanza e l'utilità del processo di integrazione europea. Ha cosi trovato ennesima conferma la validità dell'intuizione esplicitata da Schuman nella Dichiarazione del 9 maggio 1950, secondo cui "L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete, che creino anzitutto una solidarietà di fatto". Ed infatti, per fronteggiare i danni causati dalla pandemia di coronavirus, le istituzioni europee hanno concordato un piano di ripresa destinato ad aiutare tutti gli Stati membri dell'Unione Europea non solo ad uscire dalla crisi ma anche a porre le basi per un'economia più moderna e sostenibile ("un'Europa più ecologica, digitale e resiliente").
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