Tuam sanctam religiosamque prudentiam. Gli indirizzi giuridico-politici di Costanzo II alla luce degli scritti di Ilario di Poitiers
Nel convulso secolo del "trionfo costantiniano" si assiste alla nascita di una nuova "teologia politica" filo imperiale e, all'interno della stessa comunità cristiana, a un vivace e aspro dibattito sui limiti all'intromissione dell'imperatore negli affari interni della Chiesa. Emerge, in questo periodo, la figura del vescovo Ilario di Poitiers, i cui scritti costituiscono una rilevante testimonianza della controversia tra potere imperiale ed ecclesiastico. L'elaborazione ilariana, infatti, sembra definire una nuova tappa di quel processo, giuridico e politico, che sfocerà nella nuova configurazione istituzionale del papato romano alla fine del quinto secolo. In tale contesto, particolare importanza assume la figura dell'imperatore Costanzo II, che cercherà, in vari modi, di farsi promotore di un diverso modo di intendere i rapporti con la crescente e potente organizzazione ecclesiastica. Nel presente volume, attraverso la lente offerta dalle fonti giuridiche ed ecclesiastiche, si cerca di ricostruire, anche se parzialmente, gli indirizzi politico-religiosi di Costanzo II, con l'obiettivo di cogliere i complessi retroscena dei nuovi assetti giuridici dell'impero romano-cristiano.
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