Diversità culturale come cura, cura della diversità culturale
«La ricerca di una contemporanea declinazione del diritto alla salute impone rilevanti sfide in ordine all'individuazione del suo significato giuridico, che ne includa non solo la dimensione soggettiva, ma anche quella collettiva e quella culturale. La salute è riconosciuta quale diritto fondamentale di ogni essere umano, è definita a livello internazionale come "uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia", e deve essere garantita e tutelata "senza distinzione di razza, di religione, d'opinioni politiche, di condizione economica o sociale". La tutela del diritto alla salute come diritto fondamentale apre, inoltre, alla individuazione di ciò che uno Stato può e deve garantire specialmente in società sempre più soggette a trasformazioni demografiche e innestate da fattori di diversità culturale in ragione anche dell'incremento dei flussi migratori, specialmente in alcune aree del mondo. La nozione di salute, quindi, ha una natura eterogenea e polisemantica e non può prescindere dal contemplare anche una dimensione culturale (...)» (dalla Prefazione)
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