Data protection tra Unione Europea, Italia e Svizzera
«L'idea di privacy, nella sua corretta accezione, rappresenta una cartina di tornasole importante dell'organizzazione sociale, giuridica, valoriale del nostro tempo. Il diritto alla riservatezza, tradizionalmente inteso come diritto ad essere lasciati soli e tutelare la vita intima da ingerenze varie, ha assunto nel tempo un profilo sempre più connesso alla tutela della dignità della persona. Il diritto alla protezione dei dati personali espressamente riconosciuto - oltre che nel Trattato sul funzionamento dell'Unione europea anche quale diritto fondamentale nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea - deve fare oggi i conti con la sfida più difficile e complessa posta dalla rete e dalle nuove tecnologie della comunicazione, assumendo una veste sempre più multiforme. In quanto diritto che ha ad oggetto la tutela delle informazioni riferite o riferibili a una persona fisica identificata o identificabile, il diritto alla protezione dei dati personali costituisce un diritto che assume per sua natura aspetti applicativi diversi a seconda del tipo di dati, dei soggetti che pongono in essere i trattamenti, dei rischi che le modalità usate e le finalità per le quali i dati sono trattati possono far correre alla dignità e la libertà delle persone. È da questa presa d'atto che è sorta l'esigenza di attivare un modulo universitario finanziato dal programma europeo Erasmus+/Jean Monnet, impartito dal 2016 al 2018 nell'ambito del corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza dell'Università degli Studi dell'Insubria della sede di Varese, condotto congiuntamente quale modulo integrato in diverse discipline (diritto costituzionale, diritto penale, diritto processuale civile), al fine di indagare in maniera trasversale le diverse implicazioni e ricadute della protezione dei dati personali (...)» (dall'introduzione)
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