Aspetti socioeconomici della disabilità: lavoro, reddito e politiche. Il caso italiano nel contesto internazionale
"Perché riflettere sulla disabilità oggi? Risposte a questa domanda provengono dalle statistiche che mostrano quanto la disabilità possa limitare l'accesso al lavoro, aumentare la probabilità di povertà e di deprivazione materiale (Eurostat 2019). In base al framework teorico dell'approccio delle capacità sul quale si fonda il mio percorso di analisi sulla disabilità, la complessità delle dimensioni del benessere, le interazioni fra le stesse e la presenza di fattori di conversione pubblici e privati assumono ancora più rilevanza. Aumenta la probabilità nel caso della persona disabile che ciò che si osserva non sia il portato di scelte ma siano presenti limiti allo sviluppo o alla realizzazione delle capacità individuali. Si tratta di limiti che possono assumere un aspetto diverso: materiale, limitando l'accesso fisico ai luoghi in cui agire o sviluppare le capacità o limitando le risorse monetarie e gli strumenti a disposizione per compensare disabilità che pongono la persona in una situazione di svantaggio rispetto a persone che non abbiano disabilità. Bisogni legati alla disabilità che richiedono redditi più alti e/o servizi mirati per essere soddisfatti. Ma anche limiti culturali ed economici o legati all'assenza di norme o al mancato o incompleto sviluppo di una cultura del lavoro in grado di accogliere la diversità. Nell'approccio delle capacità alla disabilità si evidenzia l'importanza inoltre di porre al centro della ricerca e delle azioni di policies la persona disabile con un obiettivo di espansione delle capacità dell'individuo, della famiglia e della stessa comunità di riferimento. È appunto, nell'approccio dello sviluppo umano, necessario che la società intervenga disegnando policies in grado di consentire alla persona con disabilità di potere sviluppare le proprie capacità e supportando il care-giver nelle attività di cura verso la persona con disabilità e nello sviluppo delle proprie capacità." (dalla Prefazione)