Regolare i partiti politici contemporanei

Regolare i partiti politici contemporanei

Approvare una disciplina dei partiti politici italiani che "attui" l'articolo 49 della Costituzione è un tema molto discusso in Italia, non solo dalla dottrina costituzionalistica. Nondimeno, una disciplina organica del fenomeno partitico non è mai stata approvata, anche a causa del ruolo che i partiti italiani hanno ricoperto nelle istituzioni e nella società dalla caduta del fascismo e per gran parte dell'esperienza repubblicana. La scomparsa dei partiti che hanno tenuto a battesimo la Repubblica e l'avvento di formazioni partitiche nuove, poco orientate dal punto di vista ideologico, caratterizzate dalla personalizzazione della politica e che dichiarano di voler coinvolgere in maniera più o meno ampia iscritti, simpatizzanti ed elettori, hanno messo in risalto l'inadeguatezza della vigente disciplina dei partiti politici, alla quale, sempre più spesso, supplisce l'autorità giudiziaria, ricorrendo alle norme civilistiche sulle associazioni non riconosciute. Pertanto, nel volume si è esaminata la disciplina vigente dei partiti politici, da quella costituzionale a quella di auto organizzazione di ciascun partito, evidenziandone i limiti e le criticità; sulla scorta di tale analisi, si sono formulate delle ipotesi di disciplina dei partiti politici che possano contribuire a tutelare il diritto dei cittadini di concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
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