Procedura penale minorile
Il processo penale a carico di imputati minorenni, regolato dalle disposizioni del d.p.R. 22 settembre 1988, n. 448, e, per quanto da esse non previsto, da quelle del codice di rito penale, ha avuto in sorte una vita meno travagliata rispetto al suo omologo a carico di imputati adulti, sebbene sia stato anch'esso oggetto di stratificazioni legislative e di declaratorie di illegittimità costituzionale. Connotato come "laboratorio" per le strategie di diversion, di recente importate nel tessuto codicistico (sospensione del procedimento con messa alla prova per gli adulti; esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p.), il corpus minorile affonda le proprie radici nella disciplina sovranazionale. La terza edizione del Manuale è aggiornata alle novità normative nel frattempo intervenute, con particolare riguardo al d.lgs. 6 febbraio 2018, n. 11 (Disposizioni di modifica della disciplina in materia di giudizi di impugnazione in attuazione della delega di cui all'art. 1 commi 82, 83 e 84 lett. f, g, h, i, I e m I. 23 giugno 2017, n. 103), al d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121 (Disciplina dell'esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni, in attuazione della delega di cui all'art. 1 commi 82, 83 e 85 lett. p I. 23 giugno 2017, n. 103), che rappresenta la novità più significativa, sebbene caratterizzata da innegabili limiti, e il d.lgs. 7 marzo 2019, n. 24 (Attuazione della direttiva [UE.1 2016/1919 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell'ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell'ambito di procedimenti di esecuzione del mandato d'arresto europeo).
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