La solitudine del docente. Complessità sociale e sostenibilità del lavoro
I repentini mutamenti normativi nel mondo scolastico e, ancor più nella società più ampia, vedono il docente immerso in un crescente e costante (ri)organizzare il proprio quotidiano, lavorativo e privato. A complicare la situazione è il processo di ipervelocità che caratterizza la società contemporanea, che rivela le sue negative conseguenze in diversi aspetti della vita sociale: i riflessi immediati si hanno nelle prestazioni lavorative che risultano, giocoforza, sempre più inefficaci rispetto alla rincorsa tra mutamenti socio-economici e obiettivi organizzativi dell'istituzione scolastica in maggior misura orientati dal mercato del lavoro. Al contempo, la scollatura che è venuta a crearsi all'interno delle società a seguito dell'incalzante processo di individualizzazione (che tende a separare più che ad unire) recide definitivamente i legami dai tradizionali sistemi di solidarietà, prima funzionali al benessere e all'integrazione socio-economica e culturale del singolo. La crescente solitudine sperimentata dal docente contemporaneo lascia spazio a fenomeni di amplificazione sociale di distorte informazioni sul suo ruolo, spesso, volutamente generate e orientate dai mass-media. Il risultato è che il docente è venuto a trovarsi al centro di pressioni culturali di diverso significato, anche contraddittorie, che complicano fortemente la sua performance lavorativa e la sua integrazione e gestione dei diversi ambiti del quotidiano.
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