Diritto amministrativo
Realizzare e periodicamente aggiornare un manuale di diritto amministrativo comporta il superamento di alcune difficoltà. Anzitutto di carattere quantitativo: la mole della disciplina riguardante l’essere, l’avere e l’agire dell’amministrazione pubblica è tale da poter essere condensata soltanto al prezzo di esclusioni e compressioni in un testo che non risulti eccessivamente ampio. Anche limitando l’esposizione ai concetti, ai principi e alle regole fondamentali è necessario un certo spazio per offrire al lettore un quadro sufficientemente chiaro. Vi è poi una seconda difficoltà, che deriva dal continuo evolversi della disciplina, non soltanto per le c.d. materie speciali ma anche per la parte generale del diritto amministrativo; evoluzione che dipende in parte dal continuo sopravvenire di nuove disposizioni legislative ma anche dal rinnovarsi degli orientamenti giurisprudenziali. Redigere un testo aggiornato può essere il risultato soltanto della continua attenzione ai dati che cambiano. Gli Autori sperano di essere riusciti, ancora una volta, a proporre un testo sufficientemente aggiornato. Ancora una terza considerazione. La scienza del diritto amministrativo non è, e non può essere, monolitica: sussistono varie tendenze nella ricostruzione di singoli istituti e vari modi di interpretare gli assi portanti del sistema complessivo. Gli Autori delle singole parti del manuale hanno idee spesso, ma non sempre, convergenti. È stato fatto uno sforzo per rendere omogenea l’intera trattazione, senza tuttavia alterare profondamente il pensiero di ciascuno degli Autori. Il testo che ne è sortito sembra essere sufficientemente coordinato. Tuttavia resta fermo che le tesi sostenute sono espressione di un indirizzo scientifico, che diverge in molti punti da altri indirizzi altrettanto attuali e altrettanto validi. Il manuale è stato pensato e realizzato per gli studenti universitari; e a loro è dedicato. La chiarezza e l’organicità della esposizione potrà essere apprezzata, ad esempio, in sede di esami, da ciò che gli studenti hanno appreso. È altrettanto importante verificare che l’apprendimento sia stato facile e non ostacolato da oscurità di linguaggio. È pertanto prezioso il loro giudizio, che, sappiamo per esperienza, è un giudizio onesto, attento, severo: esso è stato particolarmente prezioso per la elaborazione di questa nuova edizione. (Tratta dalla premessa del volume "Diritto Amministrativo", VI edizione)
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