Informazione societaria e corporate governance nella società quotata
La questione relativa alla diffusione delle informazioni societarie è tradizionalmente affrontata in una prospettiva "interna" (ovvero in rapporto agli organi sociali, ai vari componenti dei medesimi, nonché alla "struttura" aziendale) ed "esterna" (ossia con riferimento a soggetti "terzi" rispetto alla società). Si aggiunge tuttavia una "terza prospettiva", che concerne la comunicazione tra gli organi sociali (e, in particolare, tra gli amministratori) e i soci, al di fuori del contesto assembleare. Il tema da ultimo indicato riveste crescente importanza teorica e pratica e merita di essere approfondito. Le problematiche appena esposte si complicano proporzionalmente alla dimensione dell'impresa e assumono particolare rilievo nell'ambito delle società quotate, ove la frammentazione delle "categorie tradizionali" - quale quella di socio o di amministratore - in un numero indefinito di "sottocategorie" pone ulteriori, rilevanti aspetti di complessità. Così, ad esempio, è da chiedersi se la qualificazione di un amministratore quale "esecutivo" o "non esecutivo", "indipendente" o "di minoranza" possa assumere rilievo con riguardo alla disciplina dei flussi informativi. Analogamente, occorre approfondire come rilevi ai fini sopraindicati la "tipologia" del socio (socio di "controllo" - solitario o congiunto - ovvero socio di "minoranza", ecc.). I contributi del presente volume si propongono di analizzare le questioni interpretative indicate in precedenza, nel tentativo di fornire degli spunti ricostruttivi del sistema normativo in tema di circolazione delle informazioni societarie nelle S.p.a. quotate.
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