Regolazione e governance del mondo digitale. Profili del diritto della rete in USA, UE e Italia
La "biblioteca di Babele" sognata da un grande visionario come Jorge L. Borges prometteva "l'infinito". A trent'anni dall'invenzione del "web" (1989) il sogno si è tradotto "nell'infinito" del mondo della rete. La "Babele" intravista da Borges è piuttosto oggi data dalla pluralità di "modelli" di regolazione e governance della rete. Modelli diversi per gli effetti che producono sui diritti e sugli interessi economici coinvolti (dalla concorrenza, alla privacy, alla libertà di espressione). Il dibattito sulla digital governance del world wide web (emblematicamente sorto alla fine di un millennio e all'inizio del nuovo), che ha modificato il modo di vivere, relazionarsi e anche di pensare dell'umanità molto più di ogni altro processo tecnologico del passato, sollecita domande centrali. Domande che richiedono percorsi di analisi istituzionali e regolatori che in questo studio vengono criticamente valutati nella fase attuale in cui si trovano e nelle prospettive che si delineano.
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