Mistero brutto. Il vangelo secondo me
Allora, non è che adesso posso spiegarvi tutto il libro in un’aletta di copertina. Il sottotitolo è “Il vangelo secondo me”, quindi di cosa parlerà mai il libro? Del vangelo. In che modo ne parlerà? Nel modo di uno che: a) non è un prete; b) non è uno scienziato; c) ha un diploma preso per miracolo; d) non usa il congiuntivo nemmeno sotto tortura (vedi punto c). Io e tutto il mio staff sottopagato siamo partiti proprio dai testi sacri, per poi farci dei viaggi che, devo ammettere senza finta umiltà, reputo non meno che geniali. Possiamo dire che ogni racconto è una piccola perla. Un gioiellino proprio. Il tutto è nato da domande che mi sono sempre fatto: il sistema sanitario palestinese faceva così schifo? Dio è passivo-aggressivo? Gesù rispondeva male? Quando Maria ha detto che era incinta, Giuseppe cosa ha risposto? Tra gli apostoli non potevano assoldare un bravo avvocato? Avrò chiuso il gas? Prima della lettura, vi ricordo di consultare attentamente il foglio illustrativo e di tenere questo prezioso volume in un ambiente fresco e asciutto, lontano da fonti di calore. Le parti più piccole potrebbero essere ingerite; rompere in caso d’incendio; è vietato l’accesso ai non addetti ai lavori. Per dubbi, perplessità e insulti vari rivolgetevi a una persona amica. Per complimenti, bonifici e messaggi d’amore, chiedete pure di me. Sempre vostro, Max