La via dei fuochi fatui
Aurora è solo una bambina quando incontra la morte per la prima volta, nella fredda stanza d'ospedale in cui è ricoverata la madre: le luci del giorno lasciano spazio al buio più nero, e solo le fiammelle azzurre dei fuochi fatui illuminano l'oscuro personaggio che si avvicina al capezzale. Nessun essere umano è in grado di vederlo, nessun mortale può parlare con lui. Ma Aurora sì. E, proprio per questa insolita particolarità, la Morte le concede la grazia per sua madre. Aurora cresce conservando un ricordo sbiadito di quell'essere terribile e affascinante: l'ha visto davvero o è stato solo il frutto della sua fantasia? La risposta arriva quando la ragazza assiste prima a un incidente stradale, poi alla caduta fatale di un vecchio amico: il buio, i fuochi fatui che indicano la strada verso i resti mortali, l'arrivo della Morte. Lo stupore e la curiosità prendono il posto della paura, la voglia di rivedere quell'essere immortale si trasforma in desiderio, bramosia, ossessione. Da allora, Aurora ricorrerà senza esitazione a ogni mezzo per stare accanto alla Morte.